L’Ayurveda afferma che “una persona sana è colei o colui i cui dosha sono in equilibrio, il cui appetito è buono, i cui tessuti del corpo funzionano normalmente, le cui funzioni escretive sono in equilibrio, il cui Sé, la cui mente ed i cui sensi rimangono costantemente pieni di Beatitudine”.
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E’ da questa meravigliosa visione che l’operatore ayurvedico è chiamato ad operare.

 

Innanzitutto deve fare scoprire alla persona che egli è unico e questo perchè le energie fisiche che compongono il suo corpo sono strutturati in una proporzione ben precisa e definita, in altre parole deve fargli scoprire la sua natura, la sua costituzione psicofisica.

Da questa scoperta potrà iniziare a gestire il proprio corpo con una nuova prospettiva, comprenderà cosa è bene mangiare o il modo idoneo di relazionarsi con gli altri e l’utilizzo del proprio habitat in un modo intelligente;

potrà consigliargli una routine giornaliera e stagionale che sia in armonia con la propria natura.

Ma al di sopra di tutto ciò potrà consigliargli quelle pratiche che possano permettergli di ravvivare la sua gioia interiore, quella beatitudine descritta nei testi classici di ayurveda che invadendo i sensi e la mente conduce al benessere totale, che con altre parole possiamo descrivere in: pensieri felici strutturano cellule sane.

 

PRENDERSI CURA DI QUALCUNO "Quando curi una malattia puoi vincere o perdere, quando ti prendi cura di una persona vinci sempre." - Patch Adams

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